Testimonianza di Moreschi Agostino – Ono San Pietro
Quasi tutte le domeniche andavamo a piedi nei paesi vicini (Losine, Niardo, Ceto, Sellero, Cerveno, Cemmo) per sfidarci a bala. Con quelli di Sellero una volta abbiamo avuto una vivace discussione perchè si erano presentati in anticipo sapendo che Ferrari Giacomèt, il nostro più valido battitore, era impegnato. Infatti stavano vincendo, ma quando, a gioco avviato, è giunto arrabbiatissimo il Giacomèt non hanno più fatto un solo punto: ogni battuta era una passata.
Prima della guerra a Capodiponte si giocava con la creèla messa davanti alla farmacia Tempini. A Cemmo pure si giocava con la creèla in piazza Morciől. A Cerveno si giocava nella piazzetta antistante la chiesa e più volte Don Gasparotti fece interrompere il gioco durante le funzioni del Vespro. Qui, a Ono, ferocissime discussioni non mancavano mai, ma alla fine tutti ci si riconciliava andando allegramente a bere all’osteria di Cià de le Barisele.
Ono San Pietro