Terzano
Il Comune di Angolo Terme è composto dalle frazioni di Anfurro, Terzano e Mazzunno. Un tempo ogni nucleo disponeva di una propria squadra. Assai famoso, per la sua grande vigoria, è stato il battitore Giovanni Masnari detto Falo. Nel capoluogo il campo di gioco era costituito dalla sede della strada statale che conduceva in Val di Scalve; l’aumento del traffico veicolare su quella via di comunicazione ha di fatto comportato l’abbandono della pratica di gioco. A tutt’oggi il gioco è assai praticato nella sola frazione di Terzano, borgo antico collocato in suggestiva posizione alle pendici del monte, noto per l’annuale Sagra dei Capù, eccellenza della gastronomia camuna.
A Terzano si giocava storicamente in via Mantello (storpiato nell’attuale odonomastica in “Montello”), ma senza l’uso della creèla: la palla veniva lanciata su un’asse fissata al muro, nella variante del gioco chiamata “Bala al mantel”, che pur avendo le stesse regole si differenzia nelle modalità di battuta. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il sagrato della chiesa parrocchiale viene eliminato e si inizia a giocare, con l’introduzione della creèla, nell’area pubblica di via Contini e Piazza Clè, per conformazione tra i migliori spazi di gioco della Valle.
Tra i giocatori entrati nella leggenda figurano Bortolo Ravellini, classe 1903, e il battitore Andrea Albertinelli, classe 1915. Altri battitori storici sono stati Damiano Pezzotti (nato nel 1932), Battista Ravellini e Giorgio Lunini.
Tra i ribattitori, si ricordano Battista Albertinelli (1920), Giacomo Pezzotti detto Loha, Pasquale Pezzotti, Felice Mariolini e Felice Albertinelli.
Nella piazza centrale c’era la Locanda Rosa di Giovanna Lunini: un punto di aggregazione sociale del paese attorno al quale si radunava la popolazione. Si ricordano anche le osterie dei Chini e di Toini, dove a fine partita la squadra perdente doveva pagare da bere.
In paese, oltre alle ordinarie partite domenicali, da alcuni decenni si tiene il Trofeo di Santa Giulia, protettrice della locale parrocchia, ed il Memorial Ravellini.